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I diari del vampiro: spegniamo i neuroni e guardiamo questa serie

Non è Twilight, ma anche questa è una serie che parla lo stesso di vampiri: si chiama I diari del vampiro (The vampire diaries).
Tratta dai romanzi di Lisa J. Smith, la serie è andata in onda fra il 2009 e il 2017.
Premetto che i libri non li ho letti, dunque vi parlerò solo della serie.


Posso dire che questa è stata una serie che mi è abbastanza piaciuta, più che altro perché è una di quelle che si fanno guardare senza tanti problemi.
E in questi ultimi anni dove la maggior parte delle serie tv sembrano sempre più delle tragedie, vuol dire tanto.
La serie parla di Elena Gilbert, una ragazza che vive nella cittadina fittizia di Mystic Falls e che, suo malgrado, viene travolta da una serie di eventi che la porteranno a far parte del complicato mondo di Stefan e Damon Salvatore, due fratelli vampiri.
La serie racconta delle loro avventure e della complicata storia d’amore fra i tre protagonisti, che si risolverà soltanto nell’ultima stagione.

Nella mia recensione vi parlerò di quello che mi ha più colpito della serie, perciò... pronti, partenza e via!


DAMON SALVATORE
Ebbene sì, il primo motivo in assoluto per cui la serie mi è piaciuta è l’attore Ian Somerhalder che nella serie interpreta Damon Salvatore.
Il bellissimo personaggio dai magnetici occhi azzurri e il sorriso sfrontato è uno str***o di prima categoria ma nel corso della serie fa un’evoluzione incredibile.
Mi è piaciuto Damon perché è schietto, deciso, molto sensuale e sicuro di sé, non si vergogna dei suoi difetti ed è in grado di cambiare per amore, fino alla scelta estrema.
È l’antieroe che alla fine diventa eroe.
L’unica pecca è che nella serie avrebbe dovuto avere maggiore spazio, cosa che non gli è stata concessa.

FIOR DI VERBENA
C’era una canzone, non ricordo il titolo, che a un certo punto diceva “fior di verbena, la parte in pena fa rincuorar...”.
Ecco, nella serie la verbena non rinfranca gli innamorati ma semmai genera non pochi problemi ai vampiri.
Come la luce del sole, il fiore sacro dei cristiani ha il potere di ustionare la loro pelle ma può anche renderli deboli e minare la loro energia vitale.
Inoltre, se questo fiore viene ingerito o portato addosso da un essere umano, gli garantisce la totale immunità da qualsiasi vampiro.
Bella idea, molto originale e anche profumata.
Sempre meglio dell’aglio!

SENZA PENSIERI
L’ho detto e lo ripeto, questa serie se ne va liscia senza tanti pensieri.
Quello che ha da dire lo rivela di puntata in puntata, non fa troppi approfondimenti, ci sono i flashback che tornano utili.
Insomma, anche se è molto teen drama, mi ha fatto piacere poter guardare qualcosa dopo una giornata di lavoro e rilassarmi.


KLAUS 
Udite, udite!
Finalmente un antagonista che sa il fatto suo, che fa il cattivo.
Era ora.
Non ne potevo più di mezzi cattivi che si redimono all’ultimo momento.
Klaus l’ibrido perfetto, metà vampiro e metà licantropo (ma tutto str***o) funziona davvero bene.
Senza di lui la serie avrebbe faticato, dal punto di vista dei cattivi, ad andare avanti.

Come dicevo, la serie mi è piaciuta molto.
Non posso negare, tuttavia, che ci siano dei difetti poiché la perfezione non è di questo mondo.
Vi elencherò quindi quelle cose che mi hanno un po’ fatto storcere il naso.


A CASO 
Proprio come in altre serie che ho visto, anche qui spesso e volentieri entrano in scena personaggi di un’importanza capitale senza una piccola spiegazione o un accenno fatto in precedenza.
Così, spuntano come le margherite e lo spettatore deve ricostruire tutto il grande puzzle di personaggi ed eventi che sta nella sua testa, cercando di incastrare il pezzo nuovo.
E anche la trama se ne va per i fatti suoi, fra dimenticanze, cose che non tornano ed errori che in certi momenti sono davvero imbarazzanti.

I SIGNORI DEGLI ANELLI
Nella prima stagione, viene detto che Damon e Stefan possiedono degli anelli particolari che gli consentono di camminare alla luce del sole senza venire arrostiti.
E fin qui va bene, peccato che poi viene fuori che questi anelli sono posseduti da tre quarti dell’intera popolazione vampiresca mondiale.
Dunque, che senso ha la sorpresa?
Dov’è quel guizzo di novità?



COPIA DI QUA, COPIA DI LÀ
Questa serie è figlia dei suoi tempi, nel bene e nel male.
In quegli anni andavano forte Twilight, Supernatural, True Blood, Streghe e c’era anche un ritorno di fiamma con Buffy, grazie allo spin off Angel.
Perciò in questa serie troviamo i vampiri ma anche licantropi, streghe, sirene, diavoli, fantasmi, eretici, esorcisti, ibridi... grandi assenti, gli unicorni e i folletti del bosco.
Inoltre molte situazioni sono palesemente copiate dalle serie che ho citato.
Va beh, mai una volta che ci sia una serie originale che parla solo di una cosa e basta.
È chiedere troppo.

NON HO CAPITO BENE
Una cosa che non ho capito bene è la gerarchia vampiresca.
I vampiri sono divisi in tre classi: originali (i più vecchi ma non i più forti), mutati e immortali (che hanno stretto un patto col diavolo Arcadius).
Damon e Stefan sono immortali, il che vuol dire che (appunto) non possono decedere.
Perché alla fine muoiono entrambi?



DA PRENDERE A SBERLE
Premetto che già non sopporto tutto questo girl power che spopola negli ultimi tempi, figuriamoci poi quando in una serie ci sono quelle “che ce l’hanno di legno” (chi sa intendere, intenda).
I personaggi di Elena e Bonnie sono proprio così.
La ragazza “doppiona” della cattivissima Katherine e la strega mal riuscita (santo cielo, sono più brave quelle di Charmed 2018 ed è tutto un dire!) sono due sfracella palle incredibili.
Partono con “sono solo io, so tutto io, il mondo gira perché lo decido io” e peggiorano in modo piuttosto irritante stagione dopo stagione.
Ti fanno passare la voglia di vedere la serie, ho detto tutto.
Fra l’altro Elena lascia la serie nella stagione 6, per apparire solo nell’ultimo episodio della stagione finale per sposare Damon e vivere con lui felice e contenta.
Ma dov’è Voldemort quando serve, che un avada kedavra non guasta mai?

È SEMPRE COLPA SUA
Un’altra cosa che non ho gradito molto è il fatto che, qualsiasi cosa succeda nella serie, è sempre colpa di Damon.
Considerando che Damon è stato tradito da Katherine, vampirizzato da Stefan contro la sua volontà, ha lasciato Mystic Falls nel 1864 e non vi ha più fatto ritorno fino al 2009 (e negli anni Cinquanta è stato fatto prigioniero e torturato da una congrega di stregoni al servizio di Klaus), come può ogni singolo evento dipendere dalla sua volontà?
Va bene, capisco che la serie è un teen drama, però a volte si esagera in stupidità.

IL BADABADACHE?
Sì, ho citato la famosa serie basata su esperimenti illegali svolti dalla CIA fra gli anni Cinquanta e Settanta perché anche qui c’è un’Altra parte.
Certo, Stranger Things con il suo Sottosopra è arrivata dopo I diari del vampiro, che tuttavia è arrivata dopo Supernatural nella quale c’era un Altro Mondo inverso al nostro, però non è tutto un po’ ridondante?

LA CURA
Ebbene sì.
Dopo personaggi a caso, trama groviera e perplessità varie, arriva lei.
La cura che fa tornare un vampiro allo status di essere umano.
E non aggiungo altro.



Per tirare le fila, posso dire che la deficienza di questa serie è tanto il suo punto di forza, perché non impegna la mente mentre la si guarda, quanto la sua debolezza, perché i difetti sono tanti e balzano subito all’occhio.
E per concludere, faccio una lista dei personaggi (principali, altrimenti occorrono le centurie per finire) che avrei volentieri cancellato dalla serie!

ELENA: quando il personaggio protagonista riesce male, la serie non scorre. Elena è piena di difetti, non evolve, spesso è di una stupidità disarmante.
Ultimo ma non meno importante, l’attrice non trasmette emozioni... davvero molto male!

STEFAN: meglio se non ci fosse mai stato! È il fratello più meschino e livoroso che abbia mai visto, a confronto Caino era un santo.
Ogni cosa negativa che capita nella serie è frutto di sue scelte, passate o future, salvo che riesce sempre a cavarsela e a dare la colpa a Damon. Ma che bravo!

CAROLINE: all’inizio mi piaceva, peccato che poi il personaggio si sia involuto e sia diventata la pettegola saccente pronta a tradire gli amici (ma anche i fidanzati) e a giudicare tutti, senza pensare alle conseguenze delle sue azioni.

TYLER E I LUPI: non so, a me le mescolanze non piacciono più di tanto, sono davvero poche le serie dove le ho apprezzate.
Si parlava di vampiri? E via tutto il resto!

BONNIE: non avrei mai creduto di dirlo, ma dopo essermi sorbita per otto stagioni questa strega da strapazzo ho rivalutato il trio delle sorelle di Charmed 2018.
E questo è tutto.

ALISTAIR: all’inizio era un professore di Storia sfigato che, piantato in asso dalla moglie con l’ossessione dei vampiri, aveva deciso di diventare un cacciatore dilettante di vampiri.
Poi si scopre che è un serial killer che vive da secoli ma perde la memoria quando il suo alter ego salta fuori, muore e quando torna in vita possiede dei poteri che manco Mago Merlino.
Ma per piacere!

Conclusione...



1 commento:

  1. Bellissima la nuova rubrica, adoro l'angolo della tumefazione!
    La serie, al pari dei libri, me la sono risparmiata.
    E per fortuna, visto il tuo post!
    Ti abbraccio.

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