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Wonka: il prequel che sa di me**a e non di cioccolato

 

Ho visto due ore di autentica me**a.
Potrei anche finire qui la mia recensione di Wonka, ma il dolore se condiviso si avverte di meno e con chi condividerlo se non coi miei amici del blog?


Wonka era stato lanciato come il prequel della storia di Willy Wonka, personaggio straordinario inventato dal geniale scrittore Roald Dahl che si trova nei romanzi La fabbrica di cioccolato e Il grande ascensore di cristallo.
È in questo secondo libro che, mentre Wonka deve fermare insieme a Charlie gli Cnidi (alieni divora cioccolato), emerge il passato del personaggio che viene mostrato anche nel film La fabbrica di cioccolato di Tim Burton.
Wonka, orfano di madre, ha avuto un tormentato rapporto col padre, severo dentista, e questo spiega il suo carattere chiuso e difficile.
Wonka si riconcilierà col padre grazie a Charlie e batteranno gli Cnidi, prima di andare tutti insieme (con la famiglia di Charlie) a vivere nella Fabbrica.


Mi aspettavo che il film di Paul King riprendesse il passato di Wonka dal romanzo, lo ampliasse e raccontasse anche di come trova gli Umpa Lumpa, fino ad arrivare al momento dei biglietti d’oro che avrebbero riagganciato il pubblico ai film dedicati a Willy Wonka ovvero Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, con Gene Wilder, e quello citato prima dove Wonka è interpretato da Johnny Depp.
Invece no.
E perché mai, d’altra parte, realizzare un bel film?


Ma parliamo subito dell’elefante nella stanza, così ci togliamo il pensiero.
Chi ca**o ha scelto Timothée Chalamet per la parte di Willy Wonka?
Chalamet l’ho apprezzato molto nel film Il re, quando interpretava Enrico V. Ci stava, perché il re ribelle era un personaggio cupo, malinconico e un po’ chiuso.
Nei panni di Wonka, invece, è un fallimento.
Si vede che c’è lo sforzo di recitare ma questa recitazione non arriva.
Non c’è la classe di Gene Wilder né il suo sorriso malinconico, non c’è la verve trascinante (e anche un filo psicopatica) di Johnny Depp. Non c’è la loro ironia sottile e un po’ cattivella, non c’è la presenza di spirito.
Non c’è niente.
Sbagliato l’attore, sbagliato il film.
È un domino inarrestabile.

Wonka poi è stato stravolto del tutto.
In questo film è un poveraccio analfabeta senza padre, che ha perso la madre quando era ancora un ragazzino e ha girato i sette mari facendo lo sguattero a bordo di una nave.
Avete capito bene.
Il woke ha colpito ancora.
Qui c’è la mamma di Wonka ed è lei che gli ha dato l’ispirazione per diventare un cioccolatiere, prima di morire e lasciargli una tavoletta di cioccolato con un biglietto dentro. 
E c’è anche Noodle...


No, aspettate, questa è la Noodle giusta.


Dicevo, appunto, che c’è l’immancabile bambina di colore che vive nella lavanderia-prigione dove finisce anche Wonka e che intenerisce il suo cuore portandolo a diventare l’eroe del film.
Ma quando mai, prima di conoscere Charlie (nel quale si era rivisto), Wonka andava d'accordo con i bambini?
Solo a pronunciare la parola "bambini" gli veniva l'orticaria!

Ma fermi che c’è pure la mafia del cioccolato!
Slugworth, Prodnose e Fickelgruber sono i boss assoluti del cioccolato, nessuno può permettersi di fare il loro stesso mestiere: corrompono chiunque a suon di soldi e cioccolato.
E, per amor di woke, Fickelgruber è fin troppo gay, Slugworth è nero (ed è pure lo zio di Noodle), e per finire Prodnose ha un che di tedesco.
Tipo amarcord anni 30/40. Tipo un tale Adolfo.


Viene naturale fare un paragone con gli altri Wonka anche per lo svolgimento della trama.
Ci tengo a sottolineare che i film dedicati a Willy Wonka non sono musical, non sono tre canzoncine degli Umpa Lumpa (salvo forse Hugh Grant, di questo film) a fare delle pellicole dei musical.
Sono fantasy con delle canzoncine, va bene?
Wonka del 2023 no.
È un musical che non è piaciuto nemmeno a me che amo questo genere!
Non ci sono dialoghi, ogni due minuti scatta una canzone e alcune fanno anche il verso ai precedenti film nel vano tentativo di migliorare la merd**a pellicola!
E per scendere ancora di più nello schifo abbiamo preti e polizia corrotta, tentativi di omicidio, sfruttamento di minore...

Siamo lontani anni luce dai film con Gene Wilder e Johnny Depp. 
Questo è puro schifo.