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Le inutili scuse di mamma Disney

Serata tranquilla.
Pizza, i miei cuccioli che giocano, la mia collega T. con le sue bambine e un cartone animato da vedere insieme.
E lì scopro che non solo è un po’ che non vedo un cartone animato, ma che in questi anni mi è sfuggito qualcosa.
Mi è sfuggita proprio, per dirla alla Fantozzi... 


Allora, il film in questione era Gli Aristogatti, un classico Disney davvero molto carino.
Bene, solo io non sapevo che mamma Disney adesso inserisce le scuse prima di mandare in onda i suoi vecchi film?
Le inserisce eccome, ecco il messaggio:

“Questo programma include rappresentazioni negative e/o trattamenti errati nei confronti di persone o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono oggi.
Invece di rimuovere questo contenuto, vogliamo ammetterne l'impatto dannoso, trarne insegnamento e stimolare il dialogo per creare insieme un futuro più inclusivo.”
(https://variety.com/2020/film/news/disney-plus-dumbo-peter-pan-content-warning-1234806732/)


 
Ma che succede?
Succede che quei pazzi suonati della Disney stanno ripassando ogni singolo film o cartone animato in cerca di possibili elementi “negativi”, ovvero che possono far pensare al razzismo, che non sono woke, che non sono lgbtpqrstuvz, che possono far pensare a qualsiasi cosa non sia folicamente corretta.

E così negli Aristogatti si condanna il gatto siamese che suona la batteria perché, come i gatti di Lilli e il Vagabondo, offende il popolo asiatico.
I pellerossa di Peter Pan sono un insulto ai nativi americani.
Re Luigi (Il libro della Giungla) insulta i neri perché canta in stile blues.
E poi ci sono dentro i corvi di Dumbo, tutti i baci privi di consenso che i principi hanno dato alle principesse, l’intero film La capanna dello zio Tom, i funghetti del film Fantasia perché sono vestiti come i russi e quindi offendono gli americani (stupidissimi), Dick Van Dyke col viso sporco di cenere in Mary Poppins...

Premetto che io sono quella che non ha sopportato le censure a Via col vento (non si offenda nessuno, ma la gente di colore nel 1800 si chiamava gente negra perché la loro pelle scura veniva paragonata al colore della terra. Punto e basta.), figuriamoci queste ca**ate perbeniste.

Ma se bisogna chiedere scusa per queste cose, mi viene da dire, allora come mai nessuno chiede scusa per le sirenette negre, per Giulietta negra che non si può vedere, per ogni supereroe distorto che ora deve appartenere a un’etnia “minore”, per tutte le storie etero che ora sono in versione lgbtpqrstuvz, per ogni singolo attacco alla cultura occidentale che deve essere stravolta per il bene superiore del woke?
Che poi, ricordiamolo, il woke è quella “cultura” che fa sfilare le persone con i batacchi all’aria davanti ai bambini, quella che mette nei libri di scuola destinati agli studenti delle elementari come si fa un rapporto orale.
Intesi?
Adesso chi deve chiedere scusa e fare marcia indietro? 
 

 


6 commenti:

  1. il rispetto una cagata pazzesca?
    ... vabbè

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    1. Anonimo11.9.24

      Non confondere fischi per fiaschi, impara a leggere e a comprendere, la frase di Fantozzi non era riferita al rispetto. Non capisco cosa ci sia di poco rispettoso, si sta facendo un'esamine su un aspetto sociale che sta prendendo piede in modo aberrante. La "cultura" woke è il male assoluto, inculcare nella mente di un bambino che è normale a due, tre, sei anni decidere che può cambiare sesso è un abominio, che un adulto può toccare e farsi toccare intimamente da un bambino è un abominio. Quello che la sinistra vuole passare come normalità, non è normalità e non credo che ai tuoi figli quando erano piccoli tu abbia parlato di cambiamento di sesso, o che tu abbia fatto vedere film o serie dove il sesso viene sbattuto in faccia con leggerezza.
      Claudio

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  2. Anonimo10.9.24

    I cartoni animati devono restare fuori da qualsiasi politica woke, sono per i bambini. La mancanza di rispetto è di chi vuole sessualizzare i bambini e inquinare le loro menti. Lasciamogli vivere l'infanzia, che per tutto il resto c'è tempo.
    Agnese

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  3. Ci risiamo.
    Il potere oscuro del governo ombra, perché di questo si tratta, mira semmpre verso l'indottrinamento delle future generazioni al fine di azzerare i pochi valori rimasti e spingere i prossimi adulti a essere burattini malleabili.
    Fra l'altro la "cultura transgender" promuove la sterilità, al fine di non fare più figli.
    Fa tutto parte del piano Agenda 2030, uno schifo contro cui è un sacrosanto dovere ribellarsi.
    Ti abbraccio.

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  4. Non è che io sia amante del buon film, che sia cartone animato(ma amo paperino) come amo braccio di ferro con la sua donna Olivia.
    Tutti questi messaggi di "scuse" a me personalmente l'autrice di questo post, mi sta dicendo che ha rovinato una pellicola oggi rinnovata.
    Confermo una volta si indicava come persona di (pelle nera) è non era razzismo.
    in un tempo oggi dimenticato ..... c'è era più pudore in linea generale che si chiamavano "Valori che oggi usiamo questo termine, ma non ne conosciamo il vero senso del termine.
    Nata Complicata Complimenti per il tuo blog.
    Ma sappi che non sono amante delle sale cinematografiche ...........Con i film zoppico un pochino molto. Ti chiedo perdona sin da adesso, magari con commenti fuori luogo non conoscendo il mondo dei spettacoli in generale.
    Una buona giornata

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  5. Anonimo13.9.24

    Buongiorno giovane amica, sei sopravvissuta alla calura estiva?
    Ho letto con attenzione il tuo post.
    Come ben sai, io sono credente e certe cose per me sono inaccettabili: una di queste è una politica che promuove il sesso come commercio e che mira a stravolgere l'animo innocente dei bambini.
    Un tempo c'erano programmi solo per grandi e altri per i piccolo (ti cito il Carosello): non c'è mai stata una "educazione" al trasngenderismo, al mondo arcobaleno e cose simili. E quando ero giovane io, di gay, lesbiche e persone trans ce ne sono sempre state, semplicemente si comportavano come tutti gli altri e si andava molto più d'accordo.
    No, questa depravazione verso i minori per me è un reato a tutti gli effetti.
    Un saluto e scusa l'assenza, ma ho fatto il nonno baby sitter estivo!
    A presto,
    nonno Gianni di MeWe.

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