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Wilderness: per ogni causa c'è un effetto

Finalmente.
Finalmente.
Finalmente.
Non ci credevo ma è arrivata la serie che mi è piaciuta senza se e senza ma: Wilderness – Fuori controllo, ideata da Marnie Dickens e diretta da So Yong Kim.



Prodotta da Amazon Video (grazie Amazon per non rendere sempre inutile il mio abbonamento), la serie del 2022 si sviluppa in sei puntate cariche di significato e di emozioni.
Direi che la sigla di apertura, il brano Look what you make me do (di Taylor Swift) racchiude in sé buona parte della storia.
Si potrebbe dire infatti che “guarda cosa mi hai fatto fare” sia il mantra di questa storia che inizia con Liv e Will, una coppia all’apparenza innamorata e solida, in partenza per un viaggio coast to coast negli Stati Uniti.
Ma attenzione, perché le apparenze ingannano.
Will infatti è un traditore seriale e Liv lo ha scoperto, ma anziché disperarsi e darsi la colpa (giustamente, perché mai dovrebbe farlo? Signore donne, ricordiamoci che se il marito o fidanzato ci tradisce, non è colpa nostra), decide di vendicarsi.
E ne ha tutte le ragioni, visto che per lui ha lasciato l’Inghilterra e la sua promettente carriera di giornalista.
La vendetta, si sa, è un sentiero contorto e anche per Liv non sarà facile da seguire...

La serie si sviluppa in sei episodi, passando tra passato e presente
State tranquilli, sei episodi non sono pochi, c’è tutto ciò di cui lo spettatore ha bisogno per capire cosa è accaduto e comprendere le relazioni fra i personaggi.
Il nucleo centrale del discorso sono le conseguenze, in questo caso di un tradimento.
Si può tradire la persona che si ama e passarla liscia?

Ecco, forse ciò che fanno vedere in Wilderness è un po’ esagerato (sì, insomma, a me non verrebbe mai in mente di uccidere il mio compagno o la sua amante. Semmai un calcio nel sedere a entrambi e tanti saluti!) però lancia un messaggio potente: tutto quello che facciamo, o che ci viene fatto, ha delle conseguenze.
E bisogna essere a pronti ad accettarle.



L’altro punto forte della serie è la violenza contro le donne, che viene perpetrata da Will e da Garth, l’altro protagonista maschile nonché compagno di Cara (l’amante di Will).
Entrambi all’apparenza sono gentili, affettuosi, premurosi.
Ma dietro la maschera si celano due uomini pericolosi, violenti, che colpiscono sia a livello fisico che emotivo.
E, almeno nella serie, viene fatta giustizia per i crimini commessi da entrambi.

Le ambientazioni sono molto belle, persino una città fredda e frenetica come New York riesce a sembrare un po’ gradevole.
I dialoghi non sono mai banali, soprattutto quello finale dove Liv dice di fare attenzione a prendere di mira qualcuno, poiché un giorno la vittima potrebbe stancarsi e trasformarsi nel peggiore dei carnefici.
Direi che su questa frase vale la pena di farci almeno mille pensieri...



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