Cinetelevisionando :   Film  -  Serie TV  -  L'angolo della tumefazione


Lucifer: perché l'ho vista?

Mai avere delle aspettative su una serie tv.
Mai farsi ingannare da qualche serie vista in precedenza.
Io ho commesso entrambi questi errori nel vedere Lucifer.



Siccome la serie è ispirata a un fumetto di Neil Gaiman, mi aspettavo che come Good Omens fosse un autentico successo.
E invece...
Ma cominciamo con ordine.
Di che parla Lucifer?
Ve lo riassumo in pochi, semplici concetti: Lucifer si è stufato di regnare sugli Inferi e punire i dannati perciò decide ex novo di prendersi una vacanza, va vivere a Los Angeles dove apre il Lux, un lussurioso locale di lusso, e quando una sua amica (di letto) viene uccisa trova la sua nuova attività: aiutare la detective Chloe nelle sue indagini.



E qui il più grosso problema di questa serie, che mi ha portato a dire “ma perché ho deciso di vederla”: non funziona.
La serie non funziona.
Le puntate sono piatte, il delitto c’è ma rimane sullo sfondo, il crime code ovvero tutto quello specimen di regole che servono per creare una serie crime convincente non viene rispettato.
L’assassino viene scoperto in cinque minuti da Lucifer, gli interrogatori sono così banali che fanno cadere le braccia.
E Chloe, insieme ai suoi colleghi, è così saccente e così imbranata che...
Ehi, ma non vi ricorda qualcosa?
Ebbene sì, complimenti!
Lucifer, da questo punto di vista, somiglia in modo fin troppo evidente a The Mentalist, serie di cui vi ho già parlato.
C’è un omicidio, la detective Chloe indaga ma non sa che pesci pigliare, arriva Lucifer che in un battere di ciglia risolve tutto.
Non è stranamente familiare?



Beh, però c’è la parte del soprannaturale.
Lui è Lucifer e poi c’è Dio, l’angelo Amenadiel, una schiera di angeli rompiscatole, e ci sono anche i demoni... e non dimentichiamoci che Lucifer ha un rapporto molto conflittuale con suo padre al punto che ci litiga ogni tre per due.
Non somiglia per caso a quella serie lì che non recensirò mai perché è più incasinata di Harry Potter... dai sì, come si chiama... ecco, Supernatural!
Anche qui coincidenze?



Cosa posso dire di più?
Che questa serie “non s’avea da fare”, citando Alessandro detto il Manzoni?
Che a un certo punto si era pure pensato di cancellarla ma no, dopo una petizione (signori, una petizione, avete sentito bene!) la Nextflix ha creato le ultime due stagioni per concludere questo non capolavoro?
Che i personaggi non sono convincenti?
Che sembra uno di quei pasticci di avanzi che fanno gli americani?
Il mio commento finale si esprime tutto con le parole di Malgioglio.



2 commenti:

  1. Spero tu abbia smesso subito di vederla, allora.
    Che di tempo c'è n'è così poco e di cose belle da vedere e fare e sognare c'è n'è tante assai.
    😉

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  2. E dire che ero anche in dubbio se vederla o meno...
    No, niente, possiamo evitare.
    Come dice Alberto, c'è poco tempo!
    Ti abbraccio.

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