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Non toccatemi Alberto Angela!

È passato il Natale.
La Rai, dopo avere ricevuto un’illuminazione dal cielo, ha trasmesso il documentario Stanotte a Roma con un bravissimo (ma c’è bisogno di dirlo?) Alberto Angela.
Io non seguo mai la Rai, escluso per i documentari, perciò immaginate che bello trascorrere la sera di Natale in santa pace sul divano coi miei pelosetti a guardare Alberto Angela e mangiare le lasagne avanzate.
Pura libidine.



Poi, il giorno dopo, puntuale come il primo sasso lanciato contro santo Stefano secoli e secoli fa, se ne arriva Aldo Grasso e spara a zero con la stessa capacità di fare centro di un cieco (non me ne vogliano i non vedenti, che ultimamente qui in rete hanno tutti la mosca al naso).
E che fa?
Critica Alberto Angela?
Magari avesse criticato, almeno avrebbe avuto da argomentare in modo sensato.
No, lui non lo critica.
Lo offende, lo insulta e con lui insulta anche tutte quelle persone che si sono fatte il suddetto “cu*o a capanna” per realizzare il bellissimo documentario.
E già che c’è offende anche Piero Angela e Claudio Baglioni.

Ma poi c’è di più:

“Quando ieri pomeriggio intorno alle 17 l’articolo di Aldo Grasso è apparso sul sito del Corriere.it, il testo era decisamente più duro nei confronti del presentatore rispetto alla versione pubblicata sul cartaceo di stamattina (anche sul sito ieri notte il testo è stato ammorbidito).
Nella prima stesura, Alberto è definito "Angela junior" e poi "il piccolo Angela", due riferimenti che spariscono nella seconda. 
Il riferimento a Baglioni era più duro, "uno stornellatore, un cantore di luoghi comuni fintamente colti", al quale Angela assomiglierebbe molto.
La frase "è un peccato che non guardi la tv", era seguita da "si accorgerebbe di fare la parodia di suo padre Piero", mentre nell’articolo addolcito diventa "si accorgerebbe che ci sono forme di racconto più moderne". 
Cambiata anche la 'chiusa del pezzo', in gergo giornalistico.
Lapidaria la frase originale: "Era una Roma by night per zombi", decisamente meno quella andata in stampa: "Era una Roma by night che si vede solo in tv".” 

Le risposte sui social non si sono fatte attendere, come vedete anche io sto scrivendo qui la mia opinione.
Aldo Grasso, a prescindere che non mi piace il suo modo di “fare critica” perché ritengo che lei insulti e asfalti senza reali contenuti per controbattere qualcosa, ma come si permette di scrivere quelle insulse righe?
Ringrazi che esistono ancora divulgatori scientifici (e anche storici, artistici...) come Alberto Angela, ringrazi che ci sono ancora cantautori come Claudio Baglioni perché se la cultura resiste ancora in Italia e non cede il passo all’ignoranza, è per merito di persone come loro.

Buon 2025 a tutti.