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The Big Bang Theory: la serie che alla fine è esplosa

E tutto cominciò con un Big Bang!
Eccomi qui alla fine di quella che è stata definita una delle migliori serie di questi anni che è durata 12 stagioni.
Io direi buona ma non eccellente, semmai.


La serie racconta di quattro nerd e geek, Sheldon, Leonard, Howard e Raj, che lavorano alla Caltech e nel mondo della scienza, e del loro rapporto con il resto del mondo visto, ovviamente, con il loro sguardo stravagante ai limiti dell’assurdo.
La serie è simpatica e a volte divertente, certo, ma come è accaduto anche per altre serie su cui non mi sono risparmiata (e sono state tante), ha i suoi “ma”.
Ed eccomi pronta, quindi, a svelare i difetti di The Big Bang Theory.

SHELDONCENTRISMO
Sheldon Cooper, interpretato dal bravissimo Jim Parsons (qui non critico né lui, né gli altri attori ma solo i relativi personaggi della serie), all’inizio era partito come coinquilino e spalla di Leonard.


Ci stava, visto il carattere assurdo del personaggio e il suo essere del tutto fuori dal mondo.
Qualche battuta qui e là e via andare.
Ma no, perché gli autori hanno deciso di mettere Sheldon al centro della storia, vista l’incapacità di sviluppare a dovere gli altri personaggi.
Peccato che, e qui so che vado contro migliaia di fan, Sheldon non funziona perché è un grandissimo stronzo.
Non ha la sindrome di Asperger, né qualche strano disturbo ossessivo compulsivo e questo posso dirlo con certezza perché il fratello del mio compagno soffre della sindrome di Asperger ed è una persona di grande cuore, anche se spesso la sua mente vive in un modo tutto suo.
Sheldon è un narcisista (ricordo a tutti che il narcisismo rientra nelle patologie psicopatiche) e manipolatore che vuole accentare su di sé l’attenzione di tutti e sentirsi sempre superiore.
Utilizza il suo QI altissimo come scudo per liberarsi di qualsiasi responsabilità.
Le sue battute, personalmente, non mi fanno ridere sempre anzi trovo che spesso siano dette apposta per ferire gli altri personaggi.
Trovo indecente e irrispettoso il modo in cui tratta Amy, la sua fidanzata, sua madre Mary e anche Penny e Bernadette, le altre ragazze della serie.
Nell'ultima stagione gli autori fanno compiere un'evoluzione al personaggio, che diventa più gradevole, ma questo non è sufficiente a cancellare lo Sheldon delle stagioni precedenti.



0% NERD
C’è qualcosa nel nerdismo/geekismo (in parole povere “essere sfigati e secchioni”) di TBBT che non funziona e la spiegazione è semplice: i protagonisti non sono veramente dei nerd e tanto meno dei geek.
Sono piuttosto dei disadattati sociali che stereotipano il concetto di nerd.
Ma poi, che cos’è un nerd o un geek?
In pratica sarebbe una persona con la passione per lo studio che non è mai stata molto popolare a scuola, che ha una passione per cose considerate un po’ da sfigati come fumetti, serie tv e giochi di ruolo.
Perché TBBT non ha personaggi nerd?
Prima di tutto perché nessun nerd nutre passioni sconsiderate per qualunque cosa in qualsiasi ambito: se qualcuno vi dice che ha sconfinate passioni per ogni cosa considerata nerd, sappiate che è un pallonaro assurdo.
Secondo: i nerd non sono sociopatici, non sono persone irrisolte nella loro vita, non vestono per forza come sfigati, non è vero che non sanno rapportarsi con gli altri o che non conoscono il mondo al di là della loro passione nerd.
TBBT non ha nulla di nerd, è un insieme di battute fatte senza conoscenza per far ridere gli spettatori, è uno scimmiottare che, di fatto, ha il potere di negativizzare ciò che è davvero nerd agli occhi delle persone che non lo sono.

IL MASCHILISMO
Lo chiamano “adorkable misogyny” che si può tradurre come “adorabile e tenera misoginia nerd”.
Adorabile e tenera un ca**o.


TBBT è una serie impregnata di maschilismo dalla prima all’ultima puntata.
Le donne, siano esse personaggi della serie o persone realmente esistite, sono maltrattate e insultate in ogni singola puntata.
Penny è definita la stupida del gruppo (quando non lo è affatto) solo perché la scienza non rientra nei suoi interessi e perché viene dal Nebraska (poi siamo noi italiani, i razzisti!).
Amy è la sfigata con una madre degna di Carrie lo sguardo di Satana, che deve per forza vestire e pettinarsi come un’educanda stile Ottocento.
Bernadette è il prototipo della donna in carriera che spacca le palle a chiunque e che però deve sottostare al marito e trasformarsi in schiava quando torna a casa.
Poi ci sono le due madri, quella di Leonard e quella di Sheldon, stereotipate all’assurdo.
E in generale, ogni ragazza è facilona, scema e deve per forza starci a ogni avance.
Persino donne importanti come Marie Curie vengono definite “uomini onorari con un pene fatto di scienza”.
È inaccettabile che una serie porti avanti un atteggiamento così discriminatorio verso le donne, specie al giorno d’oggi.

I CONTRATTI
Un altro aspetto della serie che non ho trovato molto divertente sono i contratti di Sheldon.
Ebbene sì, nella sua psicopatia Sheldon Cooper ha dei contratti per qualsiasi relazione: fra coinquilini, con gli amici, i familiari, la fidanzata...
Logicamente ogni contratto ha clausole restrittive, umilianti e assurde che giocano a suo totale vantaggio.
Di recente ho letto in rete che un professore di Psicologia riteneva questa idea ottima per impostare le relazioni, così le aspettative sono subito chiare e anche i reciproci vantaggi.
Tipo Mark Zuckerberg che con un contratto impone alla moglie il sesso anche quando non può o non vuole farlo (bello mio, questa è violenza).
Roba da manicomio: metterli in una stanza imbottita e buttare via le chiavi.

CHE CONFUSIONE!
Ormai sono convinta che le serie tv con troppe stagioni, le saghe troppo lunghe di film ma anche di libri hanno una cosa in comune: la confusione.
TBBT non è da meno, ci sono un sacco di buchi narrativi e temporali che non sono mai stati sistemati.
Prima di tutto l’ascensore: è rotto perché Sheldon, per salvare il culo a Leonard, vi ha gettato dentro dell’uranio che poi è esploso. Non è possibile che il palazzo sia rimasto in piedi e che nessuno nel quartiere sia morto per effetto delle radiazioni.
Poi c’è la casa: all’inizio sembra che sia di Leonard e che Sheldon sia l’inquilino, ma nella metà della prima stagione la situazione si ribalta e alla fine non si capisce più niente.
Le ambientazioni non cambiano mai, in dodici anni.
Invece gli anni dei protagonisti cambiano: all’inizio dovrebbero avere 26 anni, nella stagione successiva sono già a 30, poi tornano indietro, poi avanti e via così. Come se l’anagrafe fosse qualcosa di relativo.
Howard che va nello spazio senza alcun addestramento e con gravi problemi cardiaci.
Sheldon che possiede un posto auto quando ancora non ha la patente.
Sheldon che non parla inglese: essendo la serie ambientata in California, è una ca**ata tremenda.
Leonard soffre di migliaia di allergie e di asma, che gli impedirebbe di lavorare a contatto con certe sostanze chimiche: a casa è a un passo dalla morte, invece in laboratorio sta benissimo.
E per finire, gli anni delle storie d’amore: due, sette, poi cinque, ancora due...
Cari autori, prendere appunti non farebbe male.

RISATE? NO, GRAZIE.
Un’altra cosa molto noiosa sono le risate di sottofondo.
In genere non le apprezzo, perché vogliono indurre nel pubblico la risata anche se magari non è necessaria dal momento che ciascuno percepisce l’umorismo a modo suo.
In TBBT sono davvero al limite, ci sono per puntata almeno una decina di risate forzate.
Un episodio dura meno di venti minuti, vedete voi.



IL PROBLEMA RAJ
Mi sono sempre chiesta, fin dalla prima stagione, il senso del personaggio di Raj, un indiano straricco mantenuto dai genitori quasi fino alla fine della serie, con uno strano mutismo selettivo verso le donne che poi si risolve (anche grazie all’alcol) e una sfortuna colossale con le ragazze.
Raj è un astrofisico ma nella serie non scopre né combina nulla di interessante.
Inoltre ha uno strano rapporto con Howard, ricco di sfumature omosessuali, che fanno pensare che sia gay quando viene ribadito che non lo è, salvo poi fallire regolarmente con l’altro sesso e stare sempre con Howard anche quando è sposato.
Poi ho scoperto che Raj non doveva esistere. Gli autori avevano pensato un altro personaggio, ma l’attore scelto aveva lasciato per altri impegni, e così hanno creato un personaggio di ripiego con l’attore Kunal Nayyar che in ogni caso è stato bravissimo (come tutto il cast).
Raj, purtroppo, è il solo personaggio la cui linea narrativa non viene conclusa ed è un peccato, vista la sua simpatia e la sua capacità, nonostante i suoi difetti, di tenere sempre unita la compagnia.

LA (MIS)CREDENZA
Non so, forse sono io che pur non essendo praticante (credo ma non credo nella chiesa) sono convinta che debba esserci rispetto sempre e comunque, ma mi ha dato molto fastidio il modo in cui la serie si approccia alla religione.
Anzi, alle religioni.
La madre di Sheldon è cristiana e il figlio la prende in giro con battute umilianti e spesso scredita la sua Fede.
Leonard non sa cosa sia la religione.
Howard è un ebreo che mangia maiale, non rispetta la Torah e pecca di blasfemia.
Raj è induista per sport.
Le ragazze? Non pervenute.
Gli autori potevano evitare di inserire l’argomento religioso nella serie, visto che la sola religione è il nerdismo.

TUTTO IL RESTO È...
Noia.
La serie parte bene ma, con l’avanzare delle stagioni, diventa ripetitiva e alla fine non fa quasi più ridere.


TOSSICA? MA CERTO!
TBBT è tossica.
Le dinamiche fra i personaggi non sono per niente positive e questo contribuisce a rovinare la serie.
I quattro nerd si odiano già in partenza, anche se si dicono amici sono in realtà invidiosi gli uni degli altri, per tutte le stagioni non si risparmiano cattiverie, battute acide e cercano sempre di boicottarsi sul lavoro.
I personaggi di contorno, come lo scienziato Barry Kripke o il venditore di fumetti Stuart, sono a loro volta fautori o bersagli di frecciate velenose.
E anche le ragazze non scherzano.
E le coppie?
Sheldon è un manipolatore anche nella relazione con Amy, che alla fine si riduce a uno zerbino fatto di sottomissione.
Howard è un bamboccione mai cresciuto e Bernadette è una rompico***oni che alla fine si comporta come la madre di suo marito.
Entrambi poi sono odiosi, per l'intera serie non fanno altro che imporsi nel tentativo di manipolare gli amici e ottenere ciò che vogliono.
Leonard e Penny impiegano una vita per sposarsi e Leonard litiga per ogni cosa rendendo la vita di Penny impossibile.
Ma che senso ha?
Fra l’altro, come ho scoperto (vedere lo screenshot), se ci fosse stata una stagione 13 la coppia avrebbe divorziato o Penny sarebbe rimasta vedova e anche per Howard e Bernadette era previsto il divorzio senza ritorno.
Alla fine sarebbero rimasti solo Sheldon e Amy.
Inquietante.


PENNY
Il mio personaggio preferito in assoluto è Penny, interpretata dalla bravissima Kaley Cuoco che aveva già esordito in Streghe.


Penny è una giovane ragazza che si è trasferita dal Nebraska con il sogno di fare l'attrice e che compirà un percorso di crescita incredibile diventando una grande donna.
Non mi piace lo slut shaming che fanno contro di lei perché ha avuto diverse relazioni, alcune anche solo sessuali.
Siccome è bionda, ha una vita vivace e grandi sogni è per forza una cret**a e una put**na.
Eh no!
Penny è forte, determinata, riesce a risolvere i suoi dubbi e tiene persino a bada Sheldon di cui diventa l'unica amica e guida (infatti Sheldon dà ascolto solo a lei, nemmeno a sua moglie Amy).
Si realizza nel lavoro e nella vita personale.
Come è emerso nel libro pubblicato sulla serie, se ci fosse stata la famosa ultima stagione, la numero 13 che si sarebbe agganciata alla serie The Young Sheldon, avremmo scoperto che Penny avrebbe divorziato (o sarebbe rimasta vedova) da Leonard, avrebbe ricevuto come regalo in segno di affetto e approvazione la casa di famiglia di Beverly (la madre di Leonard, originaria di Pasadena), si sarebbe rimessa con il suo ex Zack (anche lui dipinto come stupido senza esserlo) e insieme avrebbero avviato una società pubblicitaria di successo.
Ultimo ma non meno importante, Penny avrebbe cresciuto i suoi figli e quelli dei suoi amici in quanto è la sola persona (come Zack) capace di crescere dei bambini in modo sano.
Penny vince al mille per cento, secondo me.

BEVERLY E MARY
Volevo chiudere con gli altri due miei personaggi preferiti, Beverly e Mary ovvero la madre di Leonard e la madre di Sheldon.


Non si vedono in tutte le puntate ma sono due figure carismatiche.
Seppure ai poli opposti poiché Beverly è analitica, logica e apparentemente fredda mentre Mary è più tenera e apprensiva, sono due donne forti che hanno preso in mano le redini delle loro vite e che non hanno problemi a esprimersi né con i figli né con i loro amici.
Fra l’altro bisogna dire che se Leonard e Sheldon hanno i loro problemi, questo non dipende da loro poiché hanno già cresciuto altri figli che si sono realizzati nella vita senza difficoltà.
Adoro queste donne, peccato non averle avute di più durante la serie.